Importanza della profondità di colore nella digitalizzazione di diapositive e pellicole.
Presentiamo un esempio di cosa si può ottenere con la scansione ad alta profondità di bit di un fotogramma.
Scansione della diapositiva
Abbiamo digitalizzato questa diapositiva a 3800 dpi e profondità di colore di 14 bit per canale (quindi 42 bit totali).
I comuni utilizzi della foto digitale (visualizzazione sullo schermo del pc, o quello del televisore tramite dvd o photocd, stampa fotografica, inserimento in video, videoproiezione, pubblicazione su siti internet) ne esigeranno la restituzione in formati più o meno compressi ad 8 bit per canale, che equivalgono a 256 gradazioni di colore su tre canali, per un totale di 16 milioni di colori complessivi.
Il nostro occhio si accontenta benissimo di tale livello qualitativo.
L'immagine qua pubblicata, oltre ad essere stata ridotta per esigenza grafica del sito internet, è stata anche ridotta alla profondità di colore di 24 bit, cioè 8 bit x 3 canali (R,G,B).
Se andiamo a vedere nel suo insieme l'immagine digitale ricavata dalla diapositiva, ci risulta equilibrata. L'equilibrio complessivo di questa scansione è un esempio (a parte le dimensioni) di ciò che risulta da una digitalizzazione massiva di diapositive 24x36 fatta da Cliccalinca, secondo il metodo standard: acquisizione a 3800 dpi - 42 bit (14 bit x 3), ottimizzazione contrasto e colori automatizzato, restituizione in files jpeg 5100x3400 px ad 8 bit per canale (8 bit x 3). Queste caratteristiche descrivono il servizio più economico fornito da Cliccalinca.
Ingrandimento, inquadratura ed editing della diapositiva digitalizzata
Il fotografo professionista, o il fotoamatore avanzato, potrebbe però avere un'ulteriore necessità.
Se il particolare interessante della diapositiva del quale ricavare un ingrandimento fosse il campanile, la visualizzazione 1:1 del file precedente sarebbe questa:
Il lato del campanile illuminato dal sole risulta appiattito dall'eccessivo contrasto.
Se interveniamo con un software di fotoediting sull'immagine digitalizzata in tiff 8 bit/colore, riusciamo ad ottenere il risultato seguente:
Il contrasto della fotografia è migliorato, ma i chiaroscuri si sono appiattiti in aree uniformi, senza sfumature, come solarizzate.
Digitalizzazione ad alta profondità di colore: ecco cosa cambia!
Proviamo adesso ad eseguire lo stesso editing sul file di scansione alla profondità di colore originale a cui è stata eseguita la digitalizzazione. La macchina lavora a 14 bit per canale, corrispondenti a 16.384 livelli di colore per 3 canali corrispondenti a più di 4.000 miliardi di sfumature di colore.
La digitalizzazione risente comunque del forte contrasto della diapositiva analogica originale, nella quale già erano appiattite alcune zone troppo chiare. Nonostante ciò, in quest'ultima immagine digitale si nota la maggiore gradualità dei grigi nei due lati del campanile, ed un risultato finale molto più equilibrato e progressivo.
Salvare aree in ombra o digitalizzare diapositive scure
Ben più appariscente è il vantaggio, se andiamo ad acquisire l'ingrandimento di un particolare in un'area scura. La diapositiva analogica, pur se agli estremi della latitudine di posa della pellicola, in quest'area ha registrato dettagli che il file di scansione ridotto ad 8 bit per canale ha completamente perduto.
Se ingrandiamo 1:1 questa nuova area dell'immagine digitalizzata della diapositiva, calibrata sull'equilibrio del fotogramma complessivo, vediamo la seguente immagine scura e illeggibile.
[Anteprima ridotta del 50%. Posiziona il cursore sull'immagine per portarla alle dimensioni reali di scansione]
Le basse luci sono quasi totalmente illeggibili.
Cercando con un programma di fotoritocco di rendere più leggibile l'ingrandimento dell'immagine digitale, partendo da quella ad 8 bit per canale, otteniamo quanto segue:
[Anteprima ridotta del 50%. Posiziona il cursore sull'immagine per portarla alle dimensioni reali di scansione]
Digitalizzazione ad alta profondità di colore di diapositiva scura!
Se, invece, facciamo editing sulla scansione grezza della diapositiva ad alta profondità di colore, riusciamo ad estrarne un ingrandimento di questo tipo:
[Anteprima ridotta del 50%. Posiziona il cursore sull'immagine per portarla alle dimensioni reali di scansione]
Solo dall'immagine scansita a 14 bit per colore si è riusciti a ricavare un'immagine leggibile delle zone in ombra della diapositiva digitalizzata.
Ecco perchè consigliamo di archiviare nel formato grezzo di scansione le digitalizzazioni di pellicole, negativi e diapositive, pur sapendo che necessiteranno di maggiore spazio di archiviazione.
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