Digitalizzare fotografie, diapositive e negativi. Ecco come fare!
Fotografia amatoriale o professionale?
Il mondo della fotografia è diviso in due: amatoriale e professionale.
Per ogni macchina, pellicola, diapositiva, proiettore, carta, stampa e servizi in genere, il mercato offre la soluzione professionale e quella amatoriale.
Ciò vale anche per gli scanner e per i servizi di digitalizzazione, che offrono, a prezzi differenti, prodotti differenti.
Sia per il professionista che per il fotoamatore, però, il problema è pressappoco lo stesso: in anni di attività, infatti, essi hanno accumulato archivi di migliaia di scatti analogici che ora, grazie alla fotografia digitale, sarebbe più comodo ed economico gestire dal PC, ed elaborare con tecniche moderne.
Problemi della digitalizzazione di diapositive
Chiunque faccia un uso professionale, o comunque “serio”, delle proprie fotografie, ed ha necessità di fare editing sulle immagini, sa la differenza enorme che passa tra un jpeg ad 8 bit ed un'immagine non compressa di una certa profondità. Tutta la fotografia professionale si scatta in formato RAW e si esporta in TIFF, non per caso.
Poniamoci qualche domanda:
Le vecchie diapositive del nostro archivio, hanno ancora i colori che dovrebbero avere o hanno delle dominanti dovute alla loro età?
Vorremmo correggere gli errori di scatto?
Se pensiamo di dover fare dei miglioramenti non ha alcun senso digitalizzare 100 pellicole o 100 caricatori di diapositive come se fossero uguali, soprattutto se a bassa profondità di bit. Non appena inizierete a lavorarci sopra, vi accorgerete che già le correzioni delle dominanti vi costeranno parecchia della dinamica dell'immagine digitale dalla quale sarete partiti... Per non parlare dei negativi a colori, ai quali - voi o un sistema automatico al vostro posto - dovrete togliere la mascheratura ambra prima di qualsiasi inversione.
Approfondimento: Importanza della profondità di colore nella scansione di diapositive e pellicole: schiarire parti in ombra o indebolire forti luci, controllo del contrasto.
Consigli per la scansione casalinga
Premessa: è meglio se il processo di digitalizzazione viene eseguito nel modo giusto fin dall'acquisizione della diapositiva, tenendo quindi presente l'uso al quale l'immagine acquisita è destinata.
Se volete soltanto creare degli indici delle vostre diapositive e pellicole, una buona soluzione casalinga può essere la scansione massiva in bassa qualità. Ad esempio, la scansione a 600 dpi di un normale fotogramma 24x36 corrisponde ad un immagine di circa 800x540 pixel, già adatta per una visualizzazione a schermo di ricordi di famiglia, o per valutare quanto vi interessi il fotogramma e l'opportunità di digitalizzarlo a qualità più alta (come si faceva con i provini del fotografo).
Un semplice scanner per uso fotografico con la funzione di scansione di negativi, diapositive, traslucidi, se usato per scansire fotogrammi a quella definizione e impostato a bassa profondità di colore, impiega relativamente poco. È invece lunghissimo con scanner economici fare scansioni alla loro risoluzione massima, e i risultati sono sicuramente deludenti per un fotoamatore che abbia qualche pretesa...
La scansione a 600 dpi, invece è un lavoro che il fotoamatore con il suo archivio di 1000 diapositive può eseguire in economia in casa, avendo un po' di tempo da dedicargli ed un centinaio di euro da spendere in uno scanner adatto.
Una volta che avrete su computer le conversioni digitali del vostro archivio di foto analogiche, potrete facilmente individuare gli scatti dei quali vi serve ingrandimento, qualità e magari un tocco artistico, e di quelle foto potrete decidere di fare un lavoro più professionale. Digitalizzare ad altissima qualità le fotografie, i negativi e le diapositive, a quel punto diventerà una spesa molto più sostenibile e consapevole, insomma razionale, e saprete con che mira specifica intraprendere il processo di scansione di qualità.
La nostra proposta: alta qualità a un prezzo economico
Cliccalinca vi propone la scansione massiva del vostro archivio di diapositive ad alta qualità (3800 dpi reali!), con prezzi davvero economici, oltre a servizi di digitalizzazione a controllo manuale, con editing e/o ritocco, per gli scatti davvero speciali.
Per Cliccalinca digitalizzazione di fotografie, diapositive e pellicole si traduce in due tipi di servizio:
- scansione in serie dei supporti analogici, ad alta qualità (3800 dpi, 18Mpx, 5200x3500, colore fino a 14 bit/canale);
- digitalizzazione fotografica tramite strumenti ottici, con risoluzioni altissime (oltre 8000 dpi), profondità e correzioni al momento della presa. Processo di acquisizione digitale e sviluppo da RAW controllato manualmente in tutte le sue fasi.
- postproduzione, editing, ritocco, elaborazioni artistiche.
Cliccalinca è specializzata nel fotoritocco per eliminare o correggere i particolari e restauro a scopo di miglioramento di immagini vecchie e/o danneggiate.
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